Governo, Europa, amministrative, Centrodestra. Di tutto questo abbiamo parlato con Augusta Montaruli, deputato di Fratelli d’Italia e “giovane esperta” del partito di Giorgia Meloni.
Onorevole Montaruli, partiamo dalla gestione della crisi pandemica da parte del ministro Speranza. FdI ha ottenuto la pubblicazione dei verbali del Cts nel periodo del primo lockdown. Cos’altro non è andato?
"Innanzitutto, la campagna vaccinale è in estremo ritardo. Ancora adesso presenta una confusione cronica. Una situazione che sussiste anche per i continui cortocircuiti comunicativi – come le informazioni contraddittorie su AstraZeneca – e nonostante la voglia degli italiani contribuire al successo della campagna. In generale, però, bisogna dire che la politica di gestione della pandemia è deficitaria. Si continua a parlare di emergenza, ma in realtà siamo in piena fase non emergenziale, bensì di gestione del fenomeno. Quindi sarebbe ora di dire basta a misure restrittive che non tengono in considerazione altre ricadute, quali quelle economiche e di salute mentale".
Anche oggi, nessuna novità dal fronte amministrative. Solo qualche frizione o è l’evoluzione naturale del dialogo?
"Credo sia il naturale percorso di una coalizione compatta. Ci troviamo all’interno di una grande sfida: quella di dare un’amministrazione degna a città – lo voglio sottolineare – governate tutte dal centrosinistra. È questa la ragione per cui ci stiamo mettendo un po’ più di impegno e qualche incontro in più. Ma l’attesa premia, e lo vediamo dal calore con cui i cittadini si interfacciano con i candidati nelle città dove questi sono già in campagna elettorale".
Mi dà un assist per parlare di partito unico, federazione, coalizione: da FI insistono per il tutti dentro, compreso FdI. Qual è la formula migliore per il Centrodestra?
"Il Centrodestra è una coalizione, e noi ci fermiamo a questo: a ragionare in termini di coalizione. Per prendere in prestito le parole di Giorgia Meloni, tutto quello che non riguarda la coalizione, riguarda gli altri partiti. Quindi non riguarda noi. Pur stando noi all’opposizione e i nostri alleati in maggioranza, andiamo compatti alle amministrative. Non si può affatto dire lo stesso dei nostri avversari, che solo a Napoli hanno un candidato condiviso e che anzi stanno utilizzando questa tornata elettorale per posizionarsi vicendevolmente e, addirittura, alle volte anche per farsi la guerra all’interno dello stesso partito".
Dal G7 in Cornovaglia, molto su sostenibilità e Recovery, meno su controllo dei flussi di immigrazione e sui meccanismi di solidarietà. Immagino ve lo aspettaste.
"Che questa Europa non sia solidale con l’Italia è di tutta evidenza. Subiamo la reprimenda da parte di ministri degli Stati membri, ultimo un ministro francese, senza però vedere mai nessun aiuto concreto all’Italia. L’Accordo di Malta per noi è un non accordo: solo promesse-slogan, peraltro non mantenute. Come Fratelli d’Italia sostiene da tempo, l’unico metodo per governare il fenomeno è quello che mediaticamente viene definito “blocco navale”: nient’altro che l’interdizione alle partenze. È il solo modo serio per dimostrare solidarietà all’Italia e ai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e per risolvere un problema che riguarda tutti gli Stati. Giova ricordare che proprio via mare sono arrivati in Italia e poi in Europa moltissimi clandestini che hanno commesso atti terroristici".
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