Ugo Grassi, senatore della Lega e ordinario di Diritto Civile presso l’Università Parthenope di Napoli, in un’intervista rilasciata a “Il Mattino”, sottolinea come «la vicenda Palamara ha messo in luce ciò che gli addetti ai lavori sapevano, ovvero che la giustizia italiana presenta delle patologie. Se da un lato gran parte dei togati lavora con serietà e impegno, basta che alcuni, per non adeguato studio o per altri fini, agiscano violando lo spirito della legge, per rovinare la vita di molti». Il parlamentare sottolinea come i referendum proposti da Lega e Radicali «non sono contro la magistratura, bensì a favore della magistratura intera. Separazione delle funzioni, responsabilità diretta dei magistrati e soprattutto liberazione del Csm dalla prepotenza delle correnti sono alcuni temi del referendum che se accolti dall’elettorato consentiranno alla stessa magistratura di recuperare la piena fiducia dei cittadini». Il senatore, infatti, sottolinea come la battaglia non vuole essere esclusivamente politica, ma andare oltre le appartenenze: «Non è un referendum della Lega, tra l’altro sono con noi anche i Radicali. Sono piuttosto dei quesiti che si rivolgono a tutte quelle persone che ritengono i diritti individuali un valore assoluto non negoziabile».
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