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umbertobaccolo

IN VIAGGIO CON LA DROGA: FERMATI AL CASELLO AUTOSTRADALE CON MEZZO KILO DI EROINA.


Ore 20:00 circa un’autovettura bloccata dai carabinieri nella corsia della casse automatiche tenta di forzare il posto di blocco, arrestati dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Vimercate due marocchini un 31enne ed un 25enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento.

I carabinieri nell’ambito di predisposto servizio per la prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti presso il casello autostradale di Cavenago di Brianza (MB) dell’’A4 “Serenissima” hanno visto arrivare un'auto con due soggetti sospetti e si sono posizionati per fermarlo proprio all’interno della corsia delle casse automatiche. Il conducente della Ford Focus, vistosi accerchiato, non ha esitato ad ingranare la marcia impattando violentemente l’autovettura che aveva ferma davanti spingendola oltre la sbarra del casello venendo bloccato solo dal tempestivo intervento di altro militare che alla guida di un ulteriore veicolo si posizionava trasversalmente oltre le barriere bloccando le due autovetture. L’immediata reazione degli operanti che riuscivano a bloccare i due occupanti permetteva di rinvenire a terra del sedile del passeggero un panetto di Eroina dal peso di circa 500 grammi.


I due nordafricani dichiarati subito in stato di arresto venivano condotti presso il Comando Compagnia di Vimercate per essere sottoposti ad ulteriori controlli, accertando che erano gravati da numerosi precedenti per reati connessi nell’ambito degli stupefacenti, nonché risultavano essere domiciliati a Vigevano ove nel cuore della notte veniva effettuata una perquisizione domiciliare rinvenendo la somma di euro 1500 circa ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio, mentre la droga se immesse nelle c.d. piazze di spaccio avrebbe sfruttato oltre 20mila euro.


I due soggetti, dopo aver passato la notte nelle camere di sicurezza della caserma dell’Arma, l’indomani mattina venivano accompagnati presso il tribunale di Monza, dove a conclusione dell’udienza, dopo la convalida dell’arresto, per entrambi veniva disposta la misura cautelare in carcere.

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