E così la Ferragni, dopo aver ricordato che esiste la Shoa, condurrà S.Remo.
E’ la consacrazione massima di una caratteristica nazionale: il non sapere fare nulla.
Incredibile come la comunicazione si sia mangiata in un boccone la professionalità: serve
solo essere protagonisti mediatici, magari nudi con due ciliegine sui capezzoli, come ci ha
regalato ultimamente la Ferragni; basta esserci sui giornali.
Terribile è anche l’annuncio fatto da Amadeus, che sembra abbia scelto un premio Nobel
per accompagnarlo nella nobile missione che oltretutto lo rende multimilionario: è riuscito
nel difficile compito, dopo attento studio, dopo molti tentativi, a convincere la signorina
“non so fare nulla” ad accettare un corrispettivo spaventoso per essere puramente e
solamente presente sul palco, nemmeno nuda, solo con qualche spacco e qualche
ammiccamento.
L’anno scorso Amadeus ha fatto di tutto per farsi accompagnare da volti noti pescando di
qua e di là senza vergogna, e con un’altra presenza ormai costante, quella della Hunziker,
con i suoi brutti piedi ed il suo perenne sorriso da pubblicità dentale.
Altro trionfo della pulsione sessuale portata a livello familiare.
Ma lo spettacolo è veramente ridotto a tutto questo? Il servizio pubblico ha veramente
bisogno della Ferragni? Eravamo un paese basato sulla cultura, ma non quella che crea
noia e imbarazzo, quella capace di creare interesse e non stupida imitazione: avevamo
intellettuali, giornalisti, registi, attori, benne donne piene di talento.
Oggi serve solo ed esclusivamente il potere dell’immagine orientata sessualmente, seni,
lato b, gambe e piedi.
In Liguria si è svolta una festa in onore della Canalis: ma cos’è uno scherzo? Quali meriti,
se non quello di farsi immaginare in un letto, ha la Signora Canalis? E come lei, quali
meriti hanno le donne dello spettacolo, ora, in Italia, in questo devastante panorama di
carenza idrica e culturale?
Per uno che ama le donne, come me, il tripudio della femmina incapace è comunque
troppo.
Certamente, dopo aver avuto un Presidente del Consiglio venuto dal nulla, tutto è
possibile, ma i risultati dell’abbandono della professionalità sono evidenti a tutti, e non solo
al cinema e alla televisione, un po' ovunque.
Ci meravigliamo della carenza idrica, ma sprechiamo il 50% delle nostre risorse per il
degrado delle tubature, la benzina aumenta, ma non abbiamo più raffinerie, la spazzatura
ci ricopre, ma non abbiamo né spazzini né attrezzature, il gas scarseggia, ma abbiamo
messo il nostro destino in mano ai russi, chissà perché, chissà perché.
Quella che non diminuisce ma continua ad aumentare è la corruzione, dal basso all’alto,
che è compagna del potere degli incapaci.
Un tempo i corrotti erano almeno in grado di creare qualcosa, oggi no, prendono i soldi e
scappano, per tornare ai film e al nostro povero spettacolo, che ha una nuova regina, la
Ferragni!
di Michele Lo Foco
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