Le ricette sull’energia dell’assessore lombardo leghista Guido Guidesi sono inconcludenti come la visione politica ed economica della Lega: risolvere i problemi di famiglie e imprese invitando a razionare i consumi significa condannare le imprese a un calo di produzione, mentre evocare il nucleare significa parlare di centrali che impiegano anni a essere costruite e attivate. Nel frattempo, mentre la Lega parla ancora di centrali nucleari, il mondo è a un passo dalla rivoluzione dell’idrogeno verde, che nel giro di poco tempo potrà sovvertire radicalmente il paradigma tecnologico ed energetico globale. Nel breve periodo, anziché evocare il razionamento, Guidesi ci mostri le intenzioni della Regione Lombardia sui nuovi investimenti in energie rinnovabili e soprattutto pensi a un piano ambientale regionale che riduca di un grado il riscaldamento delle case e degli edifici. La Regione tagli sprechi inutili e concentri risorse nel sostegno alle pmi e alle famiglie più bisognose. Ma forse chiedere alla Lega queste cose è parlare invano. Servirà batterli alle elezioni regionali del prossimo anno. Anche per quella occasione, io penso, ci sarà da mettere in campo un’alternativa seria, un modello plurale e inclusivo come quello che stiamo costruendo con L’Italia C’è, aperto a esperienze civiche diverse, a personalità esperte e a giovani capaci.
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