Nessuna politica discriminatoria per motivazioni soggettive: il colosso della sanità integrativa conferma la sua attenzione ai soci e alle loro famiglie con il 90% di rimborsi sul totale di pratiche ricevute e con l’introduzione, da inizio pandemia, di sussidi Covid-19 erogati gratuitamente.
La Mutua sanitaria Cesare Pozzo conferma il suo impegno quotidiano al servizio della salute e del benessere di soci, familiari e lavoratori con numeri che parlano chiaro: sono €12.856.218,00 i sussidi ricevuti dai soci da inizio anno ad oggi, mentre, dall’esordio della pandemia CesarePozzo ha già erogato gratuitamente ai suoi soci e alle loro famiglie, oltre € 3.500.000,00 di sussidi, suddivisi tra ricoveri, isolamento domiciliare e rimborsi per tampone.
Nessuna politica discriminatoria per motivazioni soggettive o individuali: la percentuale di rimborsi erogati rispetto alle pratiche ricevute raggiunge il 90%.
L’adesione alla Mutua è, inoltre, su base volontaria. Al momento dell’iscrizione non viene richiesta alcuna cartella clinica con l’anamnesi del socio e CesarePozzo non può recedere unilateralmente: il socio, dunque, può rimanere per propria scelta iscritto a vita, anche nel caso in cui diventi anziano, malato (anche cronico) o in caso di infortunio.
Oltre 140 anni di storia, dunque, con al centro il benessere del socio che può usufruire di prestazioni mediche, godere di tariffe agevolate e tempi di attesa ridotti, in oltre 3.300 centri convenzionati e avendo a disposizione 87 sedi distribuite sul territorio nazionale.
Cesare Pozzo è, inoltre, no profit: l’eventuale avanzo è reinvestito nel miglioramento delle prestazioni offerte e non ripartito tra azionisti o investitori.
“Trasparenza, professionalità, innovazione e cambiamento sono i principi su cui stiamo costruendo il futuro della Mutua sanitaria Cesare Pozzo - afferma il nuovo Direttore generale, Emiliano Paolini - Tutto l’operato della nuova governance si basa su questo”.
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